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ParmaJazz Frontiere 2014
Archivio Musica

PARMAJAZZ FRONTIERE 19^ edizione:

“Oltre i Confini, Ascolti”. A Giorgio Gaslini – Fra gli ospiti UriCaine e Steve Colemann

07 novembre – 02 dicembre 2014

Oltre i Confini, Ascolti: questo il titolo della 19a edizione di ParmaJazz Frontiere Festival (7 novembre – 2 dicembre) che, dedicata all’amico Giorgio Gaslini recentemente scomparso, desidera così ribadire la propria tradizionale volontà di apertura verso l’internazionalità, ma anche verso la continua ricerca di nuovi linguaggi e di nuove tendenze, al di là dei confini dettati dai codici e dagli stili dell’accademia. Fra i principali ospiti di questo Festival diretto da Roberto Bonati: Sonic Boom con Uri Caine e Han Bennink, Steve Coleman & Five elements. Ma anche i giovani artisti delle prestigiose Accademie di Oslo e di Goteborg, a testimoniare la tradizionale vocazione verso le nuove generazioni e verso gli stimoli che possono nascere dalla collaborazione tra diversi sistemi educativi.

Centrale anche per questa edizione il Suono del Nord; dalla presentazione dell’omonimo libro di Luca Vitali, all’omaggio a Jon Balke con la proiezione del film/documentario che lo vede protagonista, dal concerto dello stesso nel gruppo Jøkleba al concerto di Misha Alperin, in trio con Roberto Bonati e Roberto Dani, fino ad arrivare alla suggestiva ricerca di Benedicte Maurseth in duo con Åsne Valland Nordli. Non manca poi il rapporto con i musicisti italiani che vede la presenza al festival di Enrico Intra, in trio con Mattia Cigalini e Paolino Dalla Porta, del Beppe Di Benedetto Quintet, del duo Pericopes e di molti altri.

Il Festival aprirà con un’anteprima il 4 novembre, un omaggio a Duke Ellington dello Stefania Rava Jazz Quintet. Serata inaugurale vera e propria il 7 novembre con Uri Caine, presenza consolidata del festival, e Han Bennink, uno dei batteristi più importanti della scena olandese ed europea. Si prosegue l’8 novembre con Riccardo Luppi in duo con Filippo Monico, mentre il 9 sarà la volta di Enrico Intra, una delle glorie del jazz italiano, che si presenta in un interessante confronto tra generazioni con Paolino Dalla Porta e Mattia Cigalini. Il 12 novembre verrà presentato il film/documentario Magnetic North Orchestra del norvegese Jon Balke, il già citato libro Il Suono del Nord di Luca Vitali. Il 14 novembre Balke sarà protagonista di un concerto con il trio JøKleBa.

E ancora: il 15 novembre Marco Matteo Markidis e Luca Gazzi presenteranno il progetto Adiabatic Invariants, mentre il 19 novembre sarà la volta del Concerto Minnesanger, con Domenico Mirra, Diego Sampieri, Gabriele Fava, Andrea Grossi, Gregorio Ferrarese, seguito dal Beppe Di Benedetto 5tet.

Il 22 novembre, per il tradizionale appuntamento con “Una stanza per Caterina” si è scelto quest’anno un incantato duo violino hardangerfele e voce con Benedicte Maurseth e Åsne Valland Nordli, che insieme presentano un repertorio attraversato dal ricordo di melodie folkloristiche, arcaica vocalità e grande bellezza di suoni. Grande attesa il 23 novembre per Steve Coleman & Five Elements che vedrà protagonisti Steve Coleman con Jonathan Finlayson/Tromba, Anthony Tidd/Basso, Sean Rickman/Batteria.

Il 26 novembre il Festival ospita, fra Norvegia e Svezia, il duo chitarra e pianoforte di Per-Arne Ferner e Per Gunnar Juliusson, giovani musicisti dell’Accademia di Goteborg, a cui seguirà un concerto dei Pericopes, il duo saxofono e pianoforte di Emiliano Vernizzi e Alessandro Sgobbio nato fra le mura del conservatorio Parma e già insignito di diversi riconoscimenti, tra cui il Primo Premio ad Umbria Jazz Winter.

Il 28 novembre Morten Halle e Carlo Morena presenteranno il loro recente cd in una serata che vedrà anche esibirsi un trio di giovani della Royal Academy di Oslo.

Un progetto speciale sarà, il 29 novembre, quello del trio con Misha Alperin, Roberto Bonati e Roberto Dani.

Il 2 dicembre sarà infine la volta del trio The Improvaders, con Alberto Tacchini/Elettronica, Vincenzo Mingiardi/Chitarra, Pacho/Percussioni.

L’edizione 2014 di Parma Jazz Frontiere è dedicata a Giorgio Gaslini, artista mancato recentemente e legato al festival e alla direzione artistica da una profonda stima.