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ParmaJazz Frontiere: la ventesima edizione parla di Venti migranti

Fra i protagonisti: gli Oregon, Mark Turner, Django Bates, Roberto Bonati.

E il ricordo di Giorgio Gaslini

Aprirà il 25 ottobre con un concerto degli Oregon (Teatro Due, ore 18.00) la Ventesima edizione del ParmaJazz Frontiere Festival che anche quest’anno porta un titolo emblematico, Venti migranti: un programma denso di appuntamenti che apre a fine ottobre all’insegna di una visione aperta a diversi linguaggi d’autore con il concerto di una grande formazione storica, gli Oregon, per terminare, come tradizione da qualche anno, poco prima della metà di dicembre.

Fra gli artisti internazionali in programma anche Mark Turner con il suo quartetto (Casa della Musica, 4 novembre) e Django Bates’ Belovèd (Casa della Musica, 11 novembre). Il 31 ottobre si riunirà la ParmaFrontiere Orchestra per una serata speciale dedicata a Giorgio Gaslini: Roberto Bonati, direttore artistico del festival nonché collaboratore e amico del Maestro, vuole così rendere omaggio al grande compositore milanese di nascita e Borgotarese di adozione che ha segnato in modo profondo la nostra storia musicale.

E poi l’omaggio a Caterina Dallara con il tradizionale Una stanza per Caterina che quest’anno vedrà protagonisti Susanne Abbuehl e Matthieu Michel (Palazzo Sanvitale, 8 novembre); Pampa Pavesi in solo con Piano Improvisation (Casa della Musica, 13 novembre); a seguire Gianluigi Trovesi e Marco Remondini; poi Paolo Botti con Leaping Fish Trio feat. Fabrizio Puglisi in The Lomax Tapes (Casa della Musica, 20 novembre) e molti altri.

Grandi artisti e splendidi talenti per circa 20 concerti di un festival coraggioso che mette da vent’anni al centro la musica e le arti in genere. Con un’attenzione particolare alla scoperta dei talenti di domani.

Per info e aggiornamenti www.parmafrontiere.it.