Soggetto e sceneggiatura Livio Pacella, Luca Immesi, Giulia Brazzale
Liberamente tratto da “Le guerre orrende” di Pino Costalunga
Direttore della fotografia Ivo Lucchin
Montaggio Giulia Brazzale e Luca Immesi
Compositore Michele Menini
Fonico di presa diretta Marco Zambrano
Costumi Margherita Brazzale
Effetti speciali digitali Francesco Gasparotto e Studio Octopus
Cast artistico
Livio Pacella, Désirée Giorgetti, Dario Leone, Milton Welsh, Cosimo Cinieri, Anna Bonasso, Fabio Benetti, Simone Longo, Patrizia Laquidara, Francesca Arri, Beatrice Zen
Una produzione Esperimentocinema produttori associati Paolo Sardi e Lorenzo Carvelli
Selezione ufficiale Shanghai International film festival 2017
Selezione ufficiale Stockholm Independent film festival 2017
Selezione ufficiale Versi di Luce film festival 2018
Selezione ufficiale Caorle Independent film festival 2017
Nomination come miglior film Milano International Film Festival 2017
Vincitore Premio Cinema Leone di Vetro 2016 con la seguente motivazione:
“Un Premio a Luca Immesi e Giulia Brazzale che nel film “Le Guerre Horrende” usano un linguaggio unico per una commedia fantastica che indaga i conflitti umani”.
Credits: http://www.imdb.com/title/tt5344186
Nazione Italia
Anno di produzione 2017
Lingua Italiano, Tedesco, lingua veneta
Formato di ripresa 5k (Epic)
Formato di proiezione DCP SCOPE
Suono 5.1. – Stereo
Genere Commedia fantastica, dramma
Durata 76 min
Le guerre horrende è il secondo lungometraggio di Luca Immesi e Giulia Brazzale, dopo l’esordio di “Ritual – Una storia psicomagica”, nel cui cast figurava anche il noto regista e scrittore cileno Alejandro Jodorowsky.Il film è una favola nera di forte ispirazione teatrale liberamente tratta dall’omonima pièce di Pino Costalunga. Il titolo prende spunto da una frase di Machiavelli che per “horrende” intendeva grandi, straordinarie.La storia narra le vicende del Capitano (Livio Pacella), dello Scudiero (Desireé Giorgetti) e del Soldato (Dario Leone) sullo sfondo della Prima e della Seconda Guerra mondiale, le più cruente che l’umanità abbia finora vissuto.Una piccola grande storia di umano dolore, di quelle che solo la Guerra sa generare al di là della volontà dei suoi protagonisti e che vuole dipingere l’orrore di tutte le guerre.“Nell’anniversario dei cento anni dalla fine della Grande Guerra – dichiarano gli autori – ci sembrava doverosa una riflessione sul conflitto, specialmente in questo momento storico pieno di violenza, caos e atmosfera da fine del mondo. La comunità scientifica, non a caso, accosta quest’epoca presente ai momenti più bui della Guerra Fredda. Il Bulletin of atomic scientists, dal 1947, a seconda della situazione mondiale, posiziona una simbolica lancetta più o meno vicino alla mezzanotte, metafora dell’Apocalisse. Ebbene nel 2018 questa lancetta è arrivata a due minuti allo scoccare della mezzanotte. Non accadeva dal 1953, quando si credeva inevitabile un olocausto nucleare tra Stati Uniti e Unione Sovietica”.