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Cultura

Sulla via di Bisanzio. Mostra antologica di Dora Nikolova Bittau

Dal 22 al 29 marzo, con un vernissage d’apertura il 25 marzo alle ore 19,00, presso il Teatro Tordinona di Roma (ingresso libero) l’artista Dora NiKolova Bittau presenterà un ciclo di opere Sulla via di Bisanzio: dipinti dedicati ai Sovrani medievali bulgari, alla vita dei Santi Cirillo e Metodio, alle icone realizzate attraverso la sapiente tecnica bizantina.

La raffinatissima pittura di Dora Bittau vive del magico rapporto fra la grande storia dell’arte bizantina e una lunghissima militanza artistica come scenografa e costumista nel cinema, nei teatri ed alla televisione del suo paese d’origine, la Bulgaria.

Un lavoro pieno d’amore: Dora Nikolova Bittau ha infatti affrontato ciascuna delle sue raccolte con la stessa profondità di studio e accuratezza di quando si inizia a lavorare ad un progetto teatrale o cinematografico, sia che si tratti della serie dei Re Bulgari, sia che si cimenti nella vita di Cirillo e Metodio e S.Ignazio Loyola, o che rilegga con occhio moderno la tradizione classica del ritratto o della Madonna con bambino. Alle spalle sempre una ricerca profonda sui testi letterari antichi e sull’iconografia. Ed è così che nelle sue creazioni si respira sempre l’atmosfera di testi ed autori che lei ha a lungo frequentato sui palcoscenici: da Shakespeare a Gogol, da Brecht a Bulgakov.

Analogamente è palpabile nelle sue opere la sua passione per il teatro di marionette ed il cinema di animazione. E così i dipinti sui Santi fratelli Cirillo e Metodio: la Bittau imprime con energia nelle sue opere la valenza cosmopolita di questi due grandi personaggi della storia, pur nelle loro origini del IX secolo.

Analogamente la rilettura delle immagini tradizionali unisce in se il medioevo, la creatività protogiottesca, l’anima slava e orientale, la grande tradizione rinascimentale e barocca. I trionfanti ed orgogliosi Re Bulgari ci fanno ricordare ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, che l’identità culturale è qualcosa che non si può cancellare o nascondere. E nel rivedere le immagini quasi infernali di guerrieri a volte attoniti, a volte satanici, a volte dal volto angelico, viene da ripensare alla frase tratta dai Prolegomeni al Vangelo del IX secolo che è dipinta su di un opera di Dora:

Sono nudi senza libri tutti i popoli

Non potendo lottare senza armi

Con il nemico delle nostre anime