Sarà dedicato all’infanzia l’appuntamento del 3 luglio prossimo della rassegna Suoni in movimento: in programma, infatti, alle 16,30 Filastrocche, poesie e musiche per l’infanzia, un concerto presso la Chiesa di San Rocco in cui la voce di Francesca Sicilia dialogherà con il pianoforte di Elena Ballario in un programma da Rossini a Tosti, da Kabalewsky a Bloch, da Casella a Schumann e Sostakovitch, dall’immancabile Sergio Endrigo a Dvorak e testi di Rodari, Saint Exupery, Maria Rosa Pasini. In programma anche una Suite scritta dalla stessa Ballario per la figlia Camilla Patria, oggi musicista affermata oltre che membro della Direzione artistica del Festival. Un tema molto delicato e particolare certamente attinente al Museo dell’Infanzia che per la prima volta aderisce alla rassegna. Il museo, situato adiacente alla Chiesa di San Rocco dove si svolgerà il concerto, aderisce dal 2017 alla Rete Museale Biellese, avviato come progetto didattico, oggi ha come obiettivo quello di creare una vera e propria “fabbrica di cultura”, ponendo al centro del “viaggio poetico, lirico e musicale” proprio il bambino nell’infanzia in modo da consentire a chiunque di sperimentare un modo nuovo di intendere il concetto di museo, in cui le voci dei bambini ne siano il costante sottofondo. Il pubblico avrà modo di visitare questo spazio sia alle 15,30 che alle 17,30 con la tradizionale visita guidata.
Il concertò si aprirà con il brano La chanson du bébé di Rossini, per soprano e pianoforte, su testo di Pacini, un testo costruito proprio sul linguaggio infantile, con al centro il bambino impegnato nel suo vocabolario limitato e spesso fantasioso. Il brano che seguirà è la dolcissima Ninna nanna di Tosti su testo di Gabriele D’Annunzio, dedicata al figlioletto del pittore Michetti. Il percorso prosegue con una scelta di filastrocche dalle Favole al Telefono di Gianni Rodari, scrittore e pedagogista, tra gli autori per bambini più amati di sempre, da Un signore con tre cappelli, a Il Dittatore, efficace metafora dei nostri tempi, alla famosissima Giovannino Perdigiorno, a Quanti bugiardi in cui la verità e la falsità sono due aspetti inscindibili, che si camuffano l’una nell’altra e si colorano vicendevolmente come nuvole che nel loro viaggio si compenetrano, svaniscono, per poi ricondensarsi più lontano nel cielo. La recitazione sarà intercalata da brevi brani pianistici tratti da raccolte dedicate all’infanzia di Kabalewsky, Bloch, Casella, Schumann, Sostakovitch, pungenti ed ironici quanto lo è la scrittura di Rodari che ha accompagnato la fanciullezza di intere generazioni di bambini ponendo gli stessi quali protagonisti di un mondo da conoscere e scoprire. Conclude poi la parentesi dedicata alle filastrocche la celebre canzone resa nota dalla voce di Sergio Endrigo su testo di Rodari: Ci vuole un fiore. Segue la suite di Elena Ballario Suona con Camilla, nella quale viene descritta pianisticamente una giornata “tipo” della piccola Camilla in età scolare. A fare da legame tra i vari brani il testo e la voce di Francesca Sicilia.
Il bambino cresce e si rapporta sempre più con il mondo degli adulti, a questo proposito non poteva mancare un estratto da il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupery : la pecora, il serpente, la rosa, i dialoghi tra il Piccolo Principe e l’aviatore sostenuti da musiche di Satie con le lievi e le note naif delle Gymnopedie e Gnossienne.
Conclude il percorso un omaggio a Maria Rosa Pasini Pulze, poetessa biellese vivente, fedele frequentatrice delle attività dell’associazione N.I.S.I.ArteMusica, con i versi poetici Storia di una madre a cui segue la meravigliosa lirica My mother taught me di A. Dvorak, la quarta di sette canzoni del suo ciclo Gypsy Songs Op. 55 che ha raggiunto una fama diffusa grazie a numerosi cantanti lirici famosi, tra cui Elisabeth Schwarzkopf, Joan Sutherland, Edita Gruberová, Angela Gheorghiu.