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Renato Nicolini, la gioiosa anomalia all’Ecomuseo della Via Latina: La cultura urbana per lo spazio pubblico con Marco Testoni, Walter Tocci e Camilla De Bonis

Nuova tappa per il viaggio alla riscoperta del grande e visionario Renato Nicolini: fra i prossimi appuntamenti per ricordarlo non poteva mancare un appuntamento dedicato alla cultura urbana per lo spazio pubblico che ha così magistralmente rappresentato. Il 20 settembre prossimo all’Ecomuseo della Via Latina (Parco di Tor Fiscale, ore 17.00 Via dell’Acquedotto Felice, 120) in programma una nuova presentazione del libro Renato Nicolini. La gioiosa anomalia di Marco Testoni pensata nell’ambito degli incontri promossi dall’Ecomuseo. Saranno presenti l’ex vice sindaco Walter Tocci attualmente incaricato per l’Area Archeologica Monumentale e Camilla De Boni architetto, ricercatrice e studiosa della figura di Renato Nicolini.

Renato Nicolini non è stato solo un politico, un parlamentare, un Assessore alla cultura che inventò e diede un senso alla parola politica culturale, fu anche l’uomo dell’effimero, del meraviglioso urbano, della mescolanza tra colto e popolare, l’ideatore dell’Estate Romana, l’amico delle avanguardie teatrali, l’urbanista, il drammaturgo, l’attore, ma soprattutto è stato un uomo che attraverso la cultura ha inciso profondamente sulla socialità e sulla qualità della vita di migliaia di cittadini. Attorno a questo magico pensiero, che il libro di Marco Testoni ha restituito al grande pubblico, si ritrovano amici, testimoni e persone che ne hanno raccolto la testimonianza, tutti nella convinzione che questo possa essere un modello a cui ispirare finalmente una riflessione profonda sul fare cultura e sul costruire cittadinanza e città.

L’Ecomuseo della Via Latina nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale, paesaggistico, storico, archeologico, culturale materiale e immateriale del VII Municipio. Alla riscoperta del tracciato dell’antica via Latina, baricentro di questo territorio, l’Ecomuseo lavora per la costruzione e riqualificazione del rapporto fra cittadinanza e territorio con la sua storia e il suo ambiente. Centrali sempre i valori della sussidiarietà, sostenibilità, responsabilità e partecipazione attiva, nell’obiettivo di una connessione fisica e funzionale di tutto il patrimonio archeologico, storico-culturale, naturalistico e sociale.