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Musica

Nuovo tour americano per l’Ensemble Sangineto

E il loro CD uscito per Folkest Dischi approda nei negozi

18 e 20 ottobre, due importanti date per l’Ensemble Sangineto: il 18 ottobre, infatti, parte il nuovo tour americano e il 20 il primo volume del loro Grand tour, il nuovo album uscito per Folkest dischi, esce nei negozi distribuito da IRD. “Siamo veramente felici ed entusiasti – precisano i protagonisti della band – anche per questo straordinario successo internazionale che ci sta travolgendo come onda anomala. Stiamo letteralmente attraversando i continenti, ora gli States, prima l’Europa e la Nuova Zelanda: una splendida e preziosa occasione anche per scoprire nuove culture musicali e arricchire il nostro bagaglio di musiche dal mondo.

La discografia – sottolinea Andrea Del Favero Direttore Artistico di Folkest – è sicuramente in crisi, eppure conserva un suo pubblico e per noi rimane importante lasciare un segno di quelle produzioni che, come questa dei Sangineto, facciano un lavoro tanto accurato per la salvaguardia del patrimonio musicale e, al contempo, per il suo rinnovamento. Un euilibrio veramente difficile da mantenere”.
Ben 14 le date di questo tour lungo gli States, un tour che parte il 18 ottobre da Newmarket per arrivare il 3 novembre a Black Mountain, attraversando New York e Washington, in un viaggio lungo le città, grandi e piccole del Nord- Est.

Oct 18 @ Newmarket, Nh
Oct 19 @ Club Passim – Boston, Ma
Oct 20 @ Cultural Center – South Yarmouth, Ma
Oct 22 @ Caffe Lena – Saratoga Springs, Ny
Oct 23 @ School Workshop – Saratoga Springs, Ny
Oct 24 @ Rockwood – Nyc, Ny
Oct 25 @ Music Mansion – Providence, Ri
Oct 26 @ House Concert – Philadelphia, Pa
Oct 27 @ New Spire Arts – Frederick, Md
Oct 28 @ House Concert – Woodbine, Md
Oct 29 @ Amhs – Washington, Dc
Oct 30 @ Muse Studio – Sterling, Va
Nov 01 @ Holy Trinity Church – Fayetteville, Nc
Nov 03 @ White Horse – Black Mountain, Nc

Esce:

GRAND TOUR VOL.1

Ensemble Sangineto da voce ad un grande viaggio attraverso le melodie italiane tradizionali, rileggendole con uno spirito innovativo in dialogo con le altre tradizioni europee 
 

FolkestDischi 2023

Dopo l’uscita in digitale, l’Ensemble Sangineto approda anche nei negozi (distribuzione IRD) con Le Grand Tour – Canti e Incanti dalle Alpi al Mediterraneo (Folkest Dischi): un viaggio musicale attraverso le regioni italiane attraverso la reinterpretazione delle loro multiformi tradizioni musicali.

Un album in cui questo Ensemble, nato dall’incontro dei tre musicisti Adriano Sangineto(arpa celtica, voce), Caterina Sangineto (salterio ad arco, flauti e voce) e Jacopo Ventura (chitarra, charango e voce) accomunati dalla passione per la musica popolare, tesse una trama in cui si fondono le melodie popolari con un gusto musicale più attuale, di respiro “internazionale ed europeo”, nella prospettiva di dare una continuità alla storia musicale italiana e creare al contempo dei punti di contatto con altre tradizioni europee (quella irlandese, francese, bretone e scozzese). Il loro album è una commistione di melodie suggestive, arrangiamenti curiosi ed intriganti, in cui centrale diventa il delicato intreccio polifonico delle tre voci accanto a ritmi moderni e vibranti, un uso innovativo e imprevedibile delle potenzialità sonore e timbriche dell’arpa, del salterio ad arco, del bouzouki. Un viaggio sonoro pieno di suggestioni che ha portato questo Ensemble in tour in Europa e oltreoceano: Nuova Zelanda, Stati Uniti, Belgio, Francia, Germania, Portogallo.

Il titolo e il suo significato

Il titolo Gran Tour è un esplicito richiamo al viaggio attraverso l’Europa intrapreso dai rampolli delle famiglie aristocratiche del ‘700; considerato indispensabile per completare la formazione politica, culturale e artistica di un membro dell’élite. Tappa fondamentale di questo viaggio era l’Italia; per questo motivo ogni brano dell’album è dedicato ad una specifica regione facendo largo riferimento al passato e alle tradizioni.

L’album traccia per traccia 

1. Rinello (Umbria): Canto tradizionale umbro con un saltarello antico. Si tratta di un canto narrativo molto antico, la cui tematica si ritrova in svariate ballate francesi medievali: narra di una giovane sposina che fa ritorno alla casa materna e lì attende il ritorno del marito ma sente le campane suonare a morto. Il suo destino è segnato: ormai vedova, dovrà cavarsi l’anello dal dito e fare ritorno alla casa del fratello. 

2. Lanterna de Zena (Liguria): Canto di mare genovese dove la lanterna è “fatta a 3 canti”, poiché da qualunque prospettiva la si guarda si scorgono 3 angoli. Il testo narra che tra le strade del porto di Genova si aggira questa ambigua figura femminile, forse una prostituta, che vende fiori vestita da marinaio, che attende che qualcuno le porti un anello o un orecchino che luccica e la faccia ballare. 

3. Violina (Toscana): Un tipico canto toscano ed una sorta di dialogo tra padre e figlia che ricalca un tema tipico della canzone popolare: l’emancipazione di una giovane fanciulla da un padre autoritario a cui non sfugge nulla, nemmeno il rossore delle gote, indizio di innamoramento e di scappatelle proibite e della quale il padre tenta di scoprire i pensieri più reconditi. 

4. Dove te vett o Mariettina (Lombardia): Canto popolare lombardo nonché dialogo ambiguo tra una giovane contadina e il suo corteggiatore che si incontrano di buon mattino. Lei sta andando a lavorare in campagna e, con malizia, il corteggiatore la avverte di guardarsi dalla rugiada del mattino che può bagnarle il grembiule. 

5. Mare Maje (Abruzzo): Canto in dialetto abruzzese anche conosciuto con il nome Lamento di una Vedova. Un lamento che narra il dolore di una donna che ha perduto il marito. La vedova vorrebbe morire e si scioglie le trecce, a sottolineare che la giovinezza e la spensieratezza sono definitivamente perdute e da ora ci sarà solo una vita di solitudine.

6. Chi bussa alla mia porta (Emilia-Romagna): Canto emiliano incentrato sul tema letterario del marito giustiziere. Dove l’argomento cardine è  l’assassinio di una donna che è vittima dell’inganno e della forza maschile. Una nota: questo tipo di canto viene persino citato in una differente variante testuale all’interno del romanzo Il sentiero dei nidi di ragno di I. Calvino. 

7. Canto delle Lavandaie del Vomero (Campania): Antico canto popolare napoletano, probabilmente del ‘400, dove il terreno rappresenta l’oggetto centrale del canto, al centro di una rivendicazione territoriale. Il canto era spesso intonato dalle lavandaie del territorio. 

8. Si maritau Rosa (Sicilia):  Questo canto siciliano dipinge una tematica molto ricorrente nella musica popolare italiana: la storia della fanciulla che piange il suo triste destino. La primavera è alle porte e lei,  piena di amore e di sospiri, non viene guardata dai suoi coetanei, mentre tutte intorno a lei si sposano.

9. Procurade ‘e moderare (Sardegna): Canto in lingua sarda dal contenuto rivoluzionario e antifeudale; è per lo più noto col nome di Procurade ‘e moderare, celebre verso iniziale del componimento, in cui l’autore sollecita l’aristocrazia feudale a moderare e ridurre le vessazioni nei confronti del popolo e protesta contro gli oppressori che sfruttano le ricchezze dell’isola. 

ENSEMBLE SANGINETO

Adriano Sangineto: Arpa Celtica, Voce
Caterina Sangineto: Salterio ad arco, Flauti, Voce
Jacopo Ventura: Chitarra, Charango, Voce

Sono una formazione versatile e poliedrica che coniuga abilmente sonorità e armonie arcaiche con ritmi e arrangiamenti moderni che risentono di influenze provenienti da disparati generi musicali: il folk, la classica, il canto gregoriano, il musical, il pop e la musica celtica. In direzione di una compenetrazione di tutti questi generi nasce la sperimentazione musicale dell’Ensemble: a brani della tradizione irlandese, scozzese e bretone e italiana si alternano brani originali che riflettono l’eterogeneità delle esperienze musicali dei musicisti. Commistioni affascinanti in interpretazioni spumeggianti caratterizzano uno dei gruppi emergenti più emozionante ed originale nel panorama italiano della musica celtica. Il connubio prezioso tra arpa, chitarra e salterio ad arco e il magico fondersi delle voci, le atmosfere sospese e sognanti, il tutto in un tripudio di vibrazioni che avvolgono nella loro intensa purezza.

L’album “Le Gran Tour, vol. 1” è un “viaggio d’istruzione musicale” che passa in rassegna 10 regioni italiane rappresentate una ad una da un canto popolare, prevalentemente in dialetto.
Considerando le innumerevoli variabili dialettali, stilistiche, etniche che sussistono all’interno dei confini geopolitici del Bel Paese ovviamente la scelta di un brano rappresentativo per ciascuna regione è puramente simbolico, non a caso sono stati scelti i brani più adatti all’ensemble e alla sua cifra stilistica. Un lavoro certosino che è partito da un’accurata consultazione degli archivi storici della Rai fra i canti popolari raccolti da etnomusicologi. Il passaggio successivo è stato quello della costruzione di un  arrangiamento polifonico vocale che apportasse delle armonie non contemplate dalla tradizione popolare; oppure, in alcuni casi, della scrittura di interludi strumentali che sviluppassero le cellule melodiche della voce principale; in alcuni casi scegliendo la sonorità della parlata dialettale. Obiettivo generale restituire all’immaginario collettivo l’emozione e la suggestione di questi canti.

PRINCIPALI APPARIZIONI: 
“Celtica” (Courmayeur, I), “Lo Spirito del Pianeta” (Chiuduno, I), “Folkest” (Spilimbergo, I), “Edimburgh International Harp Festival” (UK), “Festival Interceltique de Lorient” (F), “Rencontres Internationales de Harpe Celtique” (Dinan, F), “7 Chapelles en Arts” (Guidel, F), “Catalunya celta” (Barcelona, ES), “Escenarios de Verano” (Alcázar de San Juan, ES), “Ritmos étnicos” (Pamplona, ES),“Romanic en viu” (Planoles, ES), “Veranos en Cuenca” (Cuenca, ES), “Deerlycke Folkfestival” (Deerlijk, B), “Folkfestival Ham” (Ham, B), “Ruiselede Folkfestival” (B),

“Arfavita! Festival’ kel’tskoj arfy” (Moscow, RU), “Keskaja ja Pärandi Festival” (Pärnu, EW) “Journées de musiques anciennes” (Vanves, F), “Rencontres de lutherie et musique médiévales” (Largentière, F), “Musica Antiqua Brugge” (Brugge, B), “Early Music Festival” (Greenwich, UK), Whare Flat Festival (NZ), Auckland Folk Festival (NZ), Harp Fest New Zealand.