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Folkest 2024: una settimana ricca di musiche dai mille colori da tutta Italia. Con un bell’appuntamento anche con l’Australia

25- 30 giugno

Mentre ci si avvicina a grandi passi alle giornate di San Daniele, proseguono gli appuntamenti di Folkest sul Territorio con numerosi nuovi concerti. La settimana parte martedì 25 giugno a Ronchi dei Legionari (Piazza della Concerdia ore 21.15) con gli italiani Almakantica e le loro originali riletture della tradizione del Sud in chiave moderna. Il 26 giugno Folkest sarà a Ribis a Rojona del Rojale (Casa Luci ore 20.45) con il Claudia Bombardella trio, con tutte le sue contaminazioni, anche in questo caso una proposta italiana. Così come italiani sono i Blu Weed giovedi 27 giugno a Papariano a Fiumicello Villa Vicentina (Giardino ex Scuola Elementare alle 20.45) con le loro sonorità bluegrass tradizionali e contemporanee; e i Baraccone Express in programma venerdì 28 giugno a Flaibano (Piazza Monumento ore 20.45). Vengono invece dall’Australia i The Black Sorrows in programma a Roman d’Isonzo (Piazza G. Candussi ore 20.45) sabato 29 giugno, maestri dell’eclettismo musicale e uno dei più importanti gruppi australiani, considerati autentiche leggende viventi. Sempre sabato 29 giugno appuntamento anche a Cercivento (Cjase da Int ore 18.00) con Clara Graziano con il suo organetto tutto al femminile. Mentre domenica 30 giugno a Vito d’Asio (Piazza Fontana ore 17,30) appuntamento con i Circo Diatonico con le loro armonie e acrobazie dello spettacolo viaggiante. Sempre domenica 30 giugno ad Arta Terme (Giardino del Palazzo Savoia ore 20.45) sarà la volta dei The Morsellis, un progetto di Alberto Morselli, la prima, indimenticata voce dei Modena City Ramblers.

Folkest, per la direzione artistica di Andrea Del Favero, è realizzato da Folkgiornale e grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei comuni di San Daniele del Friuli e di Udine, di Banca 360 e degli Enti Locali degli oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti, di Abaco Viaggi, Cantina Tavagnacco, Cooperativa Itaca.

Almakantica (Italia)

Gruppo di musica popolare del Sud Italia che riarrangia i brani della tradizione in chiave moderna, accompagnandoli con composizioni originali, spesso legate a tematiche sociali. Almakàntica è l’unione di più parole: Alma a sottolineare l’Anima nella sua forma più poetica e creativa, Cantica come componimento musicale, Antica a ricordo delle origini e del tempo passato. Un’unione di più regioni d’Italia che si confrontano a suon di pizziche, tammurriate e tarantelle per creare un nuovo linguaggio musicale, ma anche l’unione di più persone che si incontrano per esprimere se stessi attraverso la Musica, con uno sguardo alle Origini e un pensiero sempre rivolto alle Tradizioni.

Claudia Bombardella trio (Italia)

Da sempre gli alberi, la natura in generale è considerata testimone delle vicende umane. Nel nostro immaginario pare che la linfa possa ascoltare, assorbire e processare tutto ciò che intorno si muove, dai campi elettromagnetici all’aria, all’acqua, e così con tutti gli elementi del creato compresi i pensieri ed emozioni umane. tutta. Una grande foresta dalla quale emergono voci d’Armenia, canti d’amore di un cinghiale innamorato, il fiorire di un verso di Shakespeare, vocalizzi dell’Uzbekistan, una danza spagnola, una della Transilvania, una canto iraniano, un canto di una shamana Yacuti, e così via.. mille suoni colorati che sorgono in ogni angolo come fiori, Voci, pensieri e riflessioni di grandi poeti… son forse loro gli alberi? Oppure sono gli alberi che non solo ci proteggono, ma nutrono intimamente il nostro spirito? Non lo sapremo mai, ma una cosa la possiamo fare, ed è imparare ad ascoltarli sempre meglio.

Blue Weed (Italia)

Sono un ensemble di musicisti italiani letteralmente ossessionati dalle sonorità bluegrass tradizionali e contemporanee. Cresciuti alla corte delle due storiche bluegrass band italiane, i Bluegrass Stuf e i Red Wine, nel 2022 hanno deciso di unirsi per dare vita a una nuova formazione capace di esprimere una propria declinazione stilistica del genere. Con un repertorio che si concentra sulla tradizione dei bluegrass duo degli anni Settanta e Ottanta (in particolare Doc & Merle Watson e Tony Rice & Norman Blake), ripropongono la vasta gamma di sonorità e stili della bluegrass music dalle origini ai giorni nostri. Una sorta di lezione cantata, per ripercorre la storia sociale del bluegrass e delle sue interazioni con la musica statunitense del secondo Novecento. 

Baraccone Express (Italia)

Un suono ipnotico, a metà strada tra quello di un pianoforte, di un clavicembalo e di una chitarra. Le corde di metallo percosse da due sottili bacchette di legno, ricoperte di cotone. Uno strumento con una storia antica, il cymbalom: lo portarono i Crociati dall’Oriente, e nel tempo è diventato principe di molta musica gitana, oltre che del repertorio popolare e klezmer dell’Europa centrale. Parte da qui la ricerca sonora del Baraccone Express, un quartetto che al cymbalom affianca il clarinetto e il sax contralto, flicorno soprano e tromba, voce e contrabbasso. Molteplici i percorsi: la musica di Paolo Xeres (cymbalista e batterista), i richiami al mondo delle colonne sonore (da Nino Rota agli Spaghetti Western) le incursioni nella musica gitana e i sentieri dell’Old Time Jazz.

Clara Graziano (Italia)

Organettista e solista, trasferisce nella musica che propone quella sfera emozionale che appartiene ad un mondo femminile, proponendo così un nuovo e originale modo di utilizzare lo strumento musicale sia attraverso le sue composizioni, sia attraverso l’interpretazione di repertori popolari dell’Italia centro meridionale. Nella sua musica non mancano influenze jazz, echi balcanici e chiari richiami alla musica popolare delle bande di paese, creando così atmosfere, spesso definite felliniane.

The Black Sorrows (Australia)

I Black Sorrows sono maestri dell’eclettismo musicale e uno dei più importanti gruppi australiani, considerati autentiche leggende viventi. Dal gospel al soul, dal blues più grezzo al country con un pizzico di jazz e sfrenate giri rock’n’roll, calcano da alcuni decenni le scene, guidati dal grande Oz Joe Camilleri. L’attuale formazione del gruppo, oltre allo stesso Camilleri, vede il chitarrista Claude Carranza, il bassista Mark Gray, il tastierista James Black e il batterista Tony Floyd. Nati nel 1984, The Black Sorrows pubblicarono il primo album Dear Children, e si videro offrire dalla CBS/Sony un accordo di distribuzione mondiale. Da allora molti sono stati i successi pubblicati, sia in Australia, che in Europa, dove hanno tuttora un’importante schiera di fan. Nel corso degli anni alcuni loro brani sono stati ripresi da alcuni grandi della musica internazionale, come Elvis Costello, che registra So Young nel 1987 e John Denver con Chained To The Wheel e Hold On To Me and The Chosen Ones nel 1989.

Circo Diatonico (Italia)

Armonie e acrobazie dello spettacolo viaggiante, l’allegria e la malinconia, la magia del circo, la poetica del viaggio continuo, il brivido del trapezio. Tutto questo trasferito in musica da Circo Diatonico una piccola banda di fiati, guidata dall’organetto di Clara Graziano, autrice dei brani del gruppo, che propone un originalissimo repertorio ispirato al mondo del circo e dello spettacolo viaggiante, quali metaforiche rappresentazioni del nostro quotidiano, dove non mancano marcate influenze jazz, echi balcanici e richiami alla musica popolare italiana.

The Morsellis (Italia)

La prima, indimenticata voce dei Modena City Ramblers Alberto Morselli è di nuovo sulle scene con un coinvolgente progetto musicale, in cui le atmosfere irlandesi si fondono con brani originali e altri tratti dallo storico album Riportando tutto a casa di cui ricorre quest’anno il trentennale dell’uscita. Un progetto nel quale Alberto Morselli racconta, con uno sguardo adulto e maturo, il proprio percorso culturale e artistico. Tra i richiami alla musica d’Irlanda non manca un sentito omaggio al compianto Shane McGowan. La calda e profonda voce di Alberto è accompagnata dal violino di Filippo Chieli, già presente nella prima formazione dei Modena City Ramblers, dalla chitarra folk di Gianni Campovecchi, dalla batteria di Andrea Luppi e dal basso di Mauro Buratti. Alla band si è recentemente unito il polistrumentista Christian Rebecchi.