Ci siamo, venerdì 25 febbraio The Passengers arriva al Cinemacity di Ravenna e resterà in sala fino a giovedì 3 marzo. Il docufilm, dei registi Tommaso Valente e Christian Poli, dopo Ravenna proseguirà il suo viaggio toccando altre 34 città italiane. Il film è stato realizzato dalla società di produzione Kamera Film, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con il Consorzio di cooperative sociali Solco Ravenna e Instant Documentary.
The Passengers racconta la vita dei partecipanti a “Housing First – Prima la casa”, progetto di contrasto alla marginalità sociale gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali Solco e finanziato, nei rispettivi territori, dal Comune di Ravenna, dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dall’Unione dei Comuni della Romagna faentina. Il Comune di Ravenna ha investito da subito nella sperimentazione, già nel 2015, nell’ottica della costruzione di un modello che fosse adattato, cucito sulle peculiarità della città. Negli anni successivi il progetto si è allargato praticamente a tutto il territorio provinciale. Housing First ha come obiettivo quello di offrire alle persone senza dimora l’opportunità di ‘abitare’ una casa, con il supporto di un’equipe transdisciplinare. Il film dà quindi voce al peso sociale delle fragilità umane senza dimenticare le grandi storie dietro al dramma. Quelle degli operatori e assistenti sociali che, con il loro impegno, rendono possibile questo viaggio verso un luogo chiamato “casa”.
Sinossi Il territorio di Ravenna, sospeso tra la sua storia secolare e il recente sviluppo industriale, è una terra di conflitti e paesaggi rarefatti. È qui che si sviluppa l’azione di “Housing First” e The Passengers racconta le vicende di questi “viandanti senza meta” che trovano nelle abitazioni in cui convivono un punto di ripartenza per i propri cammini. Ogni casa vive quindi di molteplici piani di narrazione e di molteplici storie, da quella dell’appartamento stesso, in cui esplodono e si risolvono i conflitti quotidiani della convivenza, a quelle singole di ogni partecipante al progetto. Storie spesso dolorose, di sconfitte, perdite, cadute negli abissi di alcol e droga; ma anche storie di riscatto, nei percorsi che ognuno dei protagonisti della serie intraprende per trovare la propria via nel lavoro e nelle relazioni. I toni del racconto sono, di conseguenza, a volte accesi, nel racconto di situazioni di coabitazione che rischiano una deriva drammatica, altre volte concilianti, quando il conflitto si stempera e la possibilità di una vita in comune, e di un parallelo reinserimento sociale, diventa possibile. A fare da contrappunto a questa “narrazione al presente” dei vari personaggi, tutta raccontata con un asciutto sguardo documentaristico, ci sono le backstory di ognuno di loro, i punti di partenza traumatici che li hanno portati fin qui. Illustrate da animazioni evocative, le voci dei protagonisti riportano a matrimoni falliti, a crisi aziendali in cui si è perso tutto, a maltrattamenti subiti in famiglia e a migrazioni da paesi del terzo mondo.