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Cinema

The Passengers approda a Torino

Lunedì 20 giugno (ore 20:30) The Passengers arriva anche al Cinema Massimo di Torino. Così come per le 12 tappe precedenti, da Benevento a Vicenza, passando per Roma, la proiezione è accompagnata dagli autori e dai protagonisti Tommaso Valente, Christian Poli, Dora Casalino, Marino Mazzoni e Simone Mari. Come al solito la FioPSD, Federazione Italiana Organismi per Persone Senza Dimora, sosterrà il film facendosi promotrice del dibattito sociale con le comunità del territorio.

The Passengers è un intenso documentario che racconta la vita dei partecipanti ad Housing First – Prima la casa, progetto di contrasto alla marginalità sociale, un vero e proprio metodo che ha come obiettivo quello di offrire alle persone senza dimora l’opportunità di ‘abitare’ una casa, con il supporto di un’equipe transdisciplinare. Il film dà quindi voce al peso sociale delle fragilità umane senza dimenticare le grandi storie dietro al dramma. Quelle degli operatori e assistenti sociali che, con il loro impegno, rendono possibile questo viaggio verso un luogo chiamato “casa”.

Il film è stato prodotto da Kamera Film di Ravenna, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna ed il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con il Consorzio di cooperative sociali Solco Ravenna, che gestisce il progetto Housing First su quel territorio, e Instant Documentary.

Sinossi

Il territorio di Ravenna, sospeso tra la sua storia secolare e il recente sviluppo industriale, è una terra di conflitti e paesaggi rarefatti. È qui che si sviluppa l’azione di “Housing First” e The Passengers racconta le vicende di questi “viandanti senza meta” che trovano nelle abitazioni in cui convivono un punto di ripartenza per i propri cammini.

Ogni casa vive quindi di molteplici piani di narrazione e di molteplici storie, da quella dell’appartamento stesso, in cui esplodono e si risolvono i conflitti quotidiani della convivenza, a quelle singole di ogni partecipante al progetto.

Storie spesso dolorose, di sconfitte, perdite, cadute negli abissi di alcol e droga; ma anche storie di riscatto, nei percorsi che ognuno dei protagonisti della serie intraprende per trovare la propria via nel lavoro e nelle relazioni. I toni del racconto sono, di conseguenza,  a  volte  accesi,  nel  racconto  di situazioni di coabitazione che rischiano una deriva drammatica, altre volte concilianti, quando il  conflitto si  stempera e  la  possibilità di  una  vita  in  comune, e di un parallelo reinserimento sociale, diventa possibile. A fare da contrappunto a questa “narrazione al presente” dei vari personaggi, tutta raccontata con un asciutto sguardo documentaristico, ci sono le backstory di ognuno di loro, i punti di partenza traumatici che li hanno portati fin qui.

Illustrate da animazioni evocative, le voci  dei  protagonisti  riportano  a matrimoni falliti, a crisi aziendali in cui si è perso tutto, a maltrattamenti subiti in famiglia e a migrazioni da paesi del terzo mondo.

Queste storie sono le travi narrative che reggono la struttura drammaturgica della  serie:  l’ineluttabilità  del  peso  di  quei  vissuti  è  infatti,  da  un  lato,  un macigno difficile da portare, ma, dall’altro è il generatore delle passioni, dei sogni e delle speranze che si scontrano con la quotidianità e con la difficile convivenza con gli altri ospiti di “Housing First”. È così che negli appartamenti di Housing First si ama, si muore, si cresce, si vive, si  impara,  si  litiga;  i  protagonisti  delle  nostre  storie  vincono  e  perdono,  si aiutano e si ostacolano, si cercano e si allontanano proprio come accade in ogni contesto della società, solo che la loro particolare condizione rende ogni sentimento, ogni momento, ogni  passaggio più  evidente e  l’intrecciarsi delle loro vicissitudini, la loro immediata concretezza in  quanto  immersi perennemente in una condizione di difficoltà, vuole toccare un nervo scoperto dello spettatore, fino a farci interrogare se questa via, che supera il mero assistenzialismo in un’ottica di responsabilizzazione degli ospiti, sia o  meno quella giusta.