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Musica

Esce Escogito ergo sum dei Pan Island

Per l’ultimo capitolo del Parco giochi, in fuga dagli anni ‘90, è il 1021, siamo al tempo del Medioevo! Piove e c’è la luna piena, all’orizzonte un castello! Ma io, per lei, volevo solo smettere di essere un Nerd…

Visionario, sorprendente e lucidamente cupo, Andrea Introna con i suoi Pan Island esce con Escogito Ergo Sum, ultima tappa dell’album Il Parco Giochi, ma anche secondo videoclip di una trilogia che parte dal precedente Tutta colpa di Spielberg e approderà con potenza sulla prima traccia del prossimo album, Azem, che impegnerà i prossimi due anni di lavoro di questo artista poliedrico e fuori dagli schemi. Per questo video Andrea, nei doppi panni di sceneggiatore e regista, ha scelto il linguaggio del cartone animato. Per la  realizzazione del quale ha voluto a fianco a sé alle illustrazioni, alla 3d-art e all’animazione il giovane e talentuosissimo Lorenzo Semeraro. Mentre da un punto di vista musicale la band dei Pan Island costruisce un brano dove atmosfere fantasy e contaminazioni hard rock, linee vocali e riff ritmicamente spiazzanti e travolgenti sono accompagnate da un testo geniale e convivono in un crossover intenso e mai banale. Fra gli elementi distintivi di questo brano chitarre accordate in drop-D regalano un colore particolarmente distorto e che, in un sapiente mix con i flauti dalle sonorità celtiche, danno vita a questa surreale e provocatoria fiaba sonora.

Protagonista di questo cartone un nerd, Rod, che, a bordo della sua bicicletta del tempo, attraversa un portale per piombare nei pressi di un castello. Qui, in barba alla strega cattiva che lo presidia, dovrà trovare l’ultimo ingrediente per realizzare la Mai più Nerd, una pozione magica che gli permetterà di essere “il più figo di tutti agli occhi della sua bella”. Riuscirà Rod nell’impresa?

Tematicamente la traccia racconta un sarcastico e contemporaneo medioevo in cui a farla da padrona è l’ignoranza, l’arretratezza e la corruzione dello spirito: se ieri Cartesio affermava che fosse il pensiero a concretizzare l’essere, “penso quindi sono”, oggi, in un medioevo contemporaneo il pensiero e corrotto, marcio e mal nutrito, l’uomo si nutre di forme molto basse di energia e, in una palude culturale come questa, da cogito a escogito il passo è breve.