Venerdì 30 ottobre prossimo Simone Cristicchi assieme alla Mitteleuropa Orchestra diretta da Valter Sivilotti salirà sul palco del Teatro di Capodistria (ore 21.00) per portare il suo intenso Hommage á Sergio Endrigo, il progetto a firma Folkest per ricordare Sergio Endrigo, l’indimenticabile cantautore polesano scomparso dieci anni fa. L’evento è realizzato nella città istriana dall’AIAS Capodistria con il sostegno e il Patrocinio del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia, del Comune di Capodistria e della CAN.
Simone Cristicchi, lo ricordiamo, è giunto definitivamente alla notorietà vincendola Targa Tenco nel 2006 come miglior album di esordio e raggiungendo il primo posto nel 2007 il Festival di Sanremo con la canzone Ti regalerò una rosa il cui testo è ispirato alla sua esperienza di volontario nel centro di igiene mentale di Roma. Il brano vince anche il premio della critica Mia Martini e il premio della Sala Stampa Radio-Tv. Nel 2009 parte il tour Canti di miniera, d’amore, vino e anarchia con il coro dei Minatori di Santa Fiora: vengono proposti monologhi e canti popolari che raccontano la malinconica ed al contempo gioiosa vita dei minatori e delle loro famiglie, in equilibrio tra goliardia e commozione. Il tour viene poi raccontato in un libro ed in un Dvd/documentario. Sempre con il coro dei minatori partecipa al Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma: in questa occasione, insieme ai suoi pezzi, interpreta anche il canto anarchico Nostra Patria è il mondo intero. Il 31 ottobre 2010 debutta ufficialmente, al teatro Na Strastnom di Mosca, il suo spettacolo teatrale Li Romani In Russia per la regia di Alessandro Benvenuti, nell’ambito della rassegna internazionale Solo, dedicata ai monologhi. Il brano Genova Brucia, ispirato ai violenti fatti accaduti nella città ligure durante il G8 del 2001, vince il Premio Amnesty Italia 2011 indetto dalla sezione italiana di Amnesty International e da Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty. Nel luglio 2011 Cristicchi conduce, insieme a Nino Frassica, il varietà radiofonico Meno male che c’è Radio 2 e nello stesso anno realizza la sua prima colonna sonora per il film Cose dell’altro mondo di Francesco Patierno, poi pubblicata in un album che contiene anche il brano dal titolo omonimo, riscrittura del vecchio inedito Appropinquante fine mundi. Sempre nel 2001 interpreta la sigla dell’edizione italiana del cartone animato Il piccolo principe, trasmesso da Rai2. Nel 2012 incide con Franco Califano e il coro dei ragazzi del carcere minorile di Nisida la canzone Sto a cercà lavoro, pubblicata su CD singolo, il cui ricavato viene versato in beneficenza. Nel 2013 partecipa al Festival di Sanremo presentando i brani La prima volta (che sono morto) e Mi manchi, che anticipano l’uscita del disco Album di famiglia.
Ma fu proprio con un argomento legato all’Istria che Cristicchi ha fatto il grande balzo verso le prime pagine dei giornali: la tragedia dimenticata e nascosta dell’esodo istriano e delle foibe, poeticamente narrata nel suo Magazzino 18, diretto da Antonio Calenda e prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, è ormai entrata di diritto nella storia del teatro italiano, aprendo definitivamente a Simone le porte del mondo del teatro-canzone dove tutta la sua bravura e personalità vengono messe in luce.
Ad accompagnarlo in questa intensa serata ci sarà la Mitteleuropa Orchestra, che già ebbe modo di affiancarlo, sempre sotto la direzione del maestro Valter Sivilotti, nel Folkest del 2013 a Spilimbergo, un concerto che diventò poi una produzione speciale andata in onda su RAI1. Valter sivilotti, lo ricordiamo, ho scritto tutti gli arrangiamenti per questo spettacolo, così come le musiche originali e gli arrangiamenti per Magazzino 18.
È raro che un cantautore faccia l’interprete. ‘Sono stato chiamato ad interpretare il repertorio di un altro cantautore, Sergio Endrigo, mio maestro artistico e umano’.
Ho avuto l’onore di poter incidere un duetto nel mio primo album “Fabbricante di canzoni” con Sergio Endrigo dal titolo “Questo è amore”. – così lo stesso Cristicchi ricorda come è nato questo progetto – Sono sempre stato legato alla sua figura di artista e di uomo, mi rivedo molto nella sua poliedricità, nel suo cambiare sempre pelle. Una sera a cena scherzando mi proposero di mettere su questo tributo: non presi sul serio subito la proposta, ma poi capii la reale importanza che questo progetto poteva avere e mi sono messo a studiare. Anche perché mi reputo più un narratore che un cantante.