Nuovo appuntamento per l’Orchestra Mandolinistica Costantino Bertucci e per la musica di Francesco Di Giovanni
Prosegue il viaggio musicale dell’Orchestra Mandolinistica Costantino Bertucci che sabato 25 marzo 2023 alle ore 20 (sarà al più importante appuntamento romano dedicato al mandolino, la Primavera Mandolinistica organizzata dall’Associazione culturale Scacco al Re Diesis a Roma in via Pasquale Adinolfi 2. In programma ancora una volta musiche originali del chitarrista e compositore Francesco Di Giovanni, che al mandolino sta dedicando con passione la propria poliedrica creatività, e di autori vari, tra cui Charpentier, Sgambati, Calace e Mandonico.
L’intento di questa iniziativa è principalmente quello di far conoscere ad un pubblico più vasto le infinite capacità interpretative di questo strumento che, strettamente legato alla tradizione, viene prevalentemente associato a limitanti stereotipi folkloristici che fanno dimenticare il vasto repertorio originale e trascritto che ha a disposizione un ensemble a pizzico.
Alla fine di ogni concerto sarà possibile prenotare una lezione di prova di mandolino con la docente dell’Associazione Sonia Maurer.
L’Orchestra nasce nell’ambito del Circolo Mandolinistico Costantino Bertucci e prende il nome dal mandolinista e compositore romano Costantino Bertucci (1841-1931) virtuoso dello strumento ed autore di numerose e pregevoli composizioni. Il suono dell’Orchestra Bertucci è arricchito dalla presenza di un’Arpa Celtica (arpa leggera, con intonazione limitata ma modificabile) e di un Violoncello. A questi strumenti si è aggiunto uno strumento a tastiera, spaziando dal Clavicembalo, particolarmente adatto al timbro dei cordofoni, al più consueto Pianoforte, fino all’Organo. Dal 2000 l’Orchestra è diretta con passione e dedizione dal Maestro Alvaro Lopes Ferreira e stessi sentimenti uniscono tra loro i musicisti che vi partecipano da svariati anni, alcuni dalla sua fondazione avvenuta nei primi anni del 1990. Tra i fondatori Sergio Napolitano, (mandola e chitarra); Presidente del Circolo Mandolinistico è dal 2002 Stefano Guerra. Dell’Orchestra fanno parte la brillante Sonia Maurer a cui il Maestro Ennio Morricone ha dedicato una composizione, e la mandolinista ucraina Olena Kurkina, nota a livello internazionale per la sua abilità virtuosistica. Il recente inserimento della tastiera ha anche messo in luce il talento della pianista Gabriella De Nardo. L’incontro con l’Orchestra a Plettro Costantino Bertucci ha stimolato l’estro del chitarrista e compositore Francesco Di Giovanni che fin dal 2013, anno del suo ingresso in orchestra, si è cimentato nella creazione di composizioni originali ed arrangiamenti per questa formazione.
Queste le composizioni:
• Fantasia per Orchestra a plettro in quattro movimenti: Allegro, Andantino, Rondò, Allegro Vivace
• Preludio e Fuga per due mandolini concertanti.
• Tema con Variazioni Concerto per Mandolino solo ed Orchestra
• Concerto per Clavicembalo e Orchestra a plettro in quattro movimenti: Moderato, Adagio non troppo, Moderato, Allegro, eseguita per la prima volta il 2 Novembre 2019 a Roma presso l’Auditorium Spin Time, in occasione di un’importante manifestazione per l’abolizione della pena di morte nel mondo.
• Sonata per Mandolino o Domra (mandolino russo, a corde singole) in tre movimenti: Allegro, Valzer e Presto, eseguita da Olena Kurkina in prima mondiale a Roma.
• Quartetto Marco Polo, in tre movimenti: Allemande, Minuetto e Giga, per l’omonima formazione cameristica.
L’Orchestra Bertucci ha appena finito di registrare un album, che sarà pubblicato a breve, dedicato alle Opere che Francesco Di Giovanni ha composto per il mandolino, contenente le quattro Opere per Orchestra, la Sonata per Mandolino Solo ed il Quartetto Marco Polo.
Francesco Di Giovanni è un musicista particolare con un percorso artistico atipico. Ha avuto ed ha tuttora un modo tutto suo di stare dentro i fenomeni musicali della sua epoca, portando avanti più che altro i propri progetti, tutti eterogenei. Coltiva sia la musica classica che il Jazz, dedicandosi inoltre alla composizione e all’arrangiamento.
La scelta di usare nel Jazz lo strumento classico, pizzicando le corde con le dita, rinunciando dunque ai privilegi della chitarra elettrica vera e propria, con la sua ormai notevole tradizione nel settore, è emblematica del suo temperamento originale e portato alla ricerca.
In questo senso Francesco Di Giovanni non ha dietro le sue spalle la classica ”carriera” del musicista ma, in armonia con la sua vocazione di caposcuola, un vasto complesso di esperienze e in definitiva una storia da raccontare.