Anticipato dall’uscita di tre singoli – The Whale, Fiore di Primavera e Uyiko-e – il 5 maggio, sul digitale, esce Ascendant, il nuovo album del pianista e compositore Domenico Quaceci: un viaggio lungo l’eredità, le suggestioni e le emozioni di questo giovane artista nelle onde della musica dal classico al minimalismo, con spunti di jazz e di ambient. Alla ricerca di quella pace interiore e di quel tempo rubato che solo la musica sa restituirti, fra le pieghe di una giovinezza che cerca la bellezza e la trova in uno sguardo profondo al passato e nell’energia di un passo deciso verso il futuro. Che è quanto fa chi si avventura nel coraggioso viaggio della composizione.
In questo nuovo lavoro, Domenico Quaceci ha unito in modo originale la musica neoclassica a quella minimalista. Il risultato di questa commistione è un sound affascinante che trasporterà gli ascoltatori in un mondo di serenità e relax.
Prodotto da Denis Marino per l’etichetta discografica Musica Lavica Records, l’album è composto da 13 tracce, ognuna con una propria identità, unica e pregna della sua delicata seduttività. Si spazia da brani briosi come Fairy Tale, alla tenera Fiore di primavera, dalla tumultuosa Primo viaggio alla contemplativa Wabi-sabi. Il compositore vuole invitarci a rivolgere il nostro sguardo verso tutto ciò che accade ogni giorno attorno a noi, per accorgerci soprattutto di quelle piccole cose che molto spesso “perdiamo” ma che sono in realtà meravigliose. Dobbiamo solo riporre verso loro la giusta attenzione, rivolgendo a noi stessi la giusta domanda.
Uno stile appassionato permea tutto l’album pensato per raggiungere, al di là di questo tempo frenetico, le anime di coloro che ascolteranno.
All’interno di questo lavoro discografico sono presenti anche due collaborazioni speciali che contribuiscono ad arricchirlo ulteriormente in termini di spessore artistico: la prima con Lina Gervasi, virtuosa del theremin, strumento elettromagnetico e primo sintetizzatore della storia, la seconda con il francese Eliott Tordo all’erhu, strumento cinese ad arco. Altro valore aggiunto è il quintetto d’archi diretto dal M° Denis Marino che accompagna il pianoforte solista di Quaceci tra i vari brani.
Questo secondo lavoro del pianista e compositore siciliano è un’opera più matura e consapevole. La sua ricercatezza compositiva gli permette di coniugare la completezza tecnica dei brani con la facilità d’ascolto. Nella costante sfida con se stesso, Domenico Quaceci punta a far leva su una melodia ricca di tante piccole sfumature che offrono all’ascoltatore una possibilità sempre nuova di lettura, che diventa uno strumento attraverso il quale riuscire a liberare corpo e mente, cedendo spazio a una pace purificatrice.
Ogni brano è un racconto, un focus su qualcosa di particolare su cui puntare la nostra attenzione, come la gentilezza nel brano Rugiada, come il romanticismo nostalgico in After sunset, Ukiyo-e e, tutti insieme, questi racconti formano la narrazione finale che è l’album.
In Ascendant la maggior parte dei brani hanno in comune la nostalgia. Questa nostalgia è collegata ad un momento di transizione che ci porta a ripensare a qualcosa che fu e che non può più essere, producendo sentimenti che si avvicinano alla malinconia, accostata ad una percezione di conforto e di appagamento nei confronti di quello che si è vissuto, permettendoci di guardare al futuro con attesa sognante e nuovi occhi.
Il momento in cui un Astro passa dall’emisfero australe a quello boreale: da qui il titolo.
Crediti
Tutte le composizioni sono di Domenico Quaceci, tranne Ukiyo-e (Domenico Quaceci e Eliott Tordo all’erhu) ed Embrace (Domenico Quaceci e Lina Gervasi al theremin);
Registrato e missato da Michele Musarra presso Phantasma Recording Studio (San Giovanni La Punta, CT) e Sonoria Studio (Scordia, CT);
Masterizzato da Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio (Busto Arsizio, VA);
Archi: Adriano Murania (violino), Emilia Belfiore (violino), Rosaria Milici (viola), Alessandro Longo (violoncello), Davide Galaverna (contrabbasso)
Revisione e direzione archi: Denis Marino.